Lembo cortico periostale per le pseudoartrosi

pseudoartrosi come curarle - Prof. Matteo Guzzini

La pseudoartrosi, quando una frattura non guarisce

Il trattamento sia conservativo che chirurgico delle fratture in generale, può esitare in una mancata guarigione della frattura a causa di variabili di tipo biologico (mancato o ridotto apporto vascolare, infezioni, comorbidità) o di tipo meccanico (scomposizioni secondarie della frattura, assenza di contatto tra i monconi ossei o inadeguata immobilizzazione). Di fatto una frattura che non guarisce nei tempi e nei modi corretti, rappresenta un problema piuttosto rilevante (fino al 6% di tutte le fratture) con esiti invalidanti per chi ne è affetto. Oggi con le tecniche di microchirurgia ricostruttiva, possiamo risolvere le pseudoartrosi con risultati eccellenti, andando a ricostruire il segmento fratturato con l’utilizzo di lembi ossei vascolarizzati, prelevati da altre sedi corporee.

Pseudoartrosi: una soluzione microchirurgica definitiva

Nello specifico il lembo corticoperiostale rappresenta un’ottima soluzione chirurgica per ricostruzioni ossee anche fino a 6 cm circa di lunghezza. Si tratta di un prelievo eseguito nella parte interna del ginocchio, precisamente dal condilo femorale interno, di una porzione sottile circa 0,5 cm insieme al peduncolo vascolare dell’arteria genicolata discendente.

Questo innesto vascolarizzato viene quindi avvolto intorno al focolaio della pseudoartrosi e vengono quindi suturate l’arteria genicolata e le sue vene sui vasi riceventi (nel territorio della frattura per intenderci). Questo costrutto fornisce un importante apporto di sangue nel focolaio di pseudoartrosi, garantendo quindi un innesto “vitale” cioè vascolarizzato che consente di far guarire la frattura con un tessuto nuovo.

Lembo cortico periostale per ricostruzioni ossee

Il grande vantaggio del lembo corticoperiostale è la scarsa invasività nel sito donatore; infatti, la porzione che viene prelevata dal ginocchio del paziente, si riforma completamente, rigenerando sia nella componente ossea che vascolare entro 6 mesi dall’intervento. La scarsa invasività, consente inoltro un ritorno alla deambulazione normale già dopo due giorni dall’intervento chirurgico.

Ad oggi possiamo, con questa tecnica microchirurgica, guarire le pseudoartrosi degli arti superiori ed inferiori con una percentuale di guarigione del 98,6% secondo la nostra casistica.

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